Scendendo nel sottosuolo la città mi mostrava ogni giorno un paesaggio, che mi colpiva fortemente per la struttura e per la sua potenza evocativa. Luci, ombre, mistero delle gallerie e dei materiali, delle forme architettoniche, degli spazi aperti e chiusi: intervalli di tempo, intervalli di luce, tempo consumato, orari, attese, corse, percorsi anonimi. La quotidianità di questi percorsi ha trasformato tutto ciò in segni e significati profondi determinandone una familiarità e un valore.